martedì 14 febbraio 2012

Quando i sogni hanno un prezzo



Questo è il caso più eclatante di editoria a pagamento. Per gli addetti ai lavori Gruppo Albatros, Il Filo, notissima casa editrice (o meglio tipografia) arrivata a fare anche pubblicità sulle reti Mediaset (persino Striscia la notizia ha pubblicizzato qualche loro libro). Personalmente, quando ero ancora giovane e inesperta avevo inviato un mio saggio letterario a questa pseudo stamperia, ricevendo, dopo neanche due settimane, un contratto con i fiocchi, con tanto di promesse di recensioni su riviste, quotidiani, presentazioni su televisioni nazionali et cetera, et cetera, et cetera; lì per lì mi sono sentita lusingata ed emozionata, peccato che il mio sogno di carta valesse la modica cifra di 1700 euro da sborsare alla loro società (volendo anche rateizzando). All'epoca credevo che pubblicare a pagamento fosse la norma, che uno scrittore (penso a Moravia che per pubblicare "Gli indifferenti" sborsò la bellezza di 5000 lire) per farsi conoscere dovesse passare per le forche caudine del tipografo a pagamento. Oggi sono dell'opinione opposta. L'editore è colui che investe sull'autore, senza chiedergli un centesimo, e pubblica chi davvero può farcela, chi ha talento e qualcosa da dire, non cani e porci, o accozzaglie di cose senza senso come gli EAP. Albatros, i suoi concorsi truffa e il suo staff con la faccia come il sedere, sono l'esempio più lampante del marciume che gira nell'editoria italiana, tuttavia, fortunatamente ci sono ancora piccoli e medi editori onesti a cui affidare il proprio pargoletto e persone come Linda Rando di Writer's Dream pronti a smascherare gli squali a pagamento.
Le parole di carta non devono MAI avere un prezzo, soprattutto se quel prezzo è la speranza di uno scrittore che vuole veder realizzato il proprio sogno.

martedì 7 febbraio 2012

Donna di carta...in cucina

Visto che a volte anche le donne di carta mangiano, scrivo una ricetta sfiziosa e veloce che ho preparato per pranzo e che mi è stata data dalla mia amica Valeria: le mitiche polpette di tonno.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE:

1 uovo
3 scatolette di tonno
Due cucchiai colmi di parmigiano
Sale
Pepe
Prezzemolo
Aglio (per chi piace)
Pane grattuggiato
Una patata piccola già lessata (variante scribacchina, in alternativa va benissimo anche pane ammorbidito nel latte)

Sbattere un uovo e aggiungere il tonno, il parmigiano, un pizzico di sale, pepe, prezzemolo tritato e un po' d'aglio in polvere (a chi piace). Schiacciare con la forchetta la patata già sbucciata e lessata e aggiungerla al composto. Mescolare il tutto facendo amalgamare bene gli ingredienti e formare delle polpette. Passarle nel pan grattato e infornare per 10/15 minuti a 180°.
Bon appetit : )

giovedì 2 febbraio 2012

Largo agli esordienti

Per questo 2012 ho deciso nel mio piccolo di scegliere di acquistare libri di autori esordienti. Sono una scribacchina anch'io e capisco perfettamente cosa c'è dietro le logiche editoriali, le proposte degli squali a pagamento e le difficoltà di pubblicazione, e sapere che un autore sconosciuto ce l'ha fatta, ha realizzato il proprio sogno e quello di molti altri è davvero entusiasmante.
L'ultima lettura è stata quella di "Venti corpi nella neve" di Giuliano Pasini, finalista di Ioscrittore (vedi post sotto), un thriller veramente ben congegnato ed emozionante.
Ambientato nel paesino di Case Rosse nel cuore dell'appennino emiliano, narra di un brutale omicidio 
familiare le cui indagini sono affidate al commissario Roberto Serra. Da un punto di vista puramente stilistico nella narrazione non ho molta simpatia per il tempo usato al presente, ma l'ho trovato un ottimo espediente narrativo per rimarcare l'attualità dell'azione in cui si svolge la storia contrapposta al passato dei crimini avvenuti cinquant'anni prima ed in cui  i continui richiami ad una giustizia, presente e passata, rappresentano il filo conduttore di tutto il romanzo. E' una storia che si legge in un soffio, scritta con un ritmo incalzante dove il cattivo ha qualcosa di malato e di perverso, ma il male, o la Danza, o comunque le nostre paranoie più profonde si annidano anche in chi apparentemente è il "buono" di turno. Bene e male, presente e passato sono strettamente collegati. Case Rosse che si staglia nella neve e nella nebbia sembra quasi il paesino da fiaba dove non succede mai niente: in realtà custodisce un segreto lungo cinquant'anni che sconvolge e porta a chiedersi se è solo frutto della nostra immaginazione che alla fine dei conti le colpe dei padri ricadono sempre sui figli. Davvero un ottimo romanzo, scorrevole ed emozionante. 
Ultima annotazione: un plauso a Fanucci editore e alla collana TimeCrime che per rilanciare gli acquisti, ha abbassato i prezzi dei propri libri all'offerta lancio di 7.70 euro :)