venerdì 2 ottobre 2015

Chiamami con il tuo nome

Commovente, intenso, poetico, scritto in maniera delicata e per nulla superficiale, "Chiamami con il tuo nome" romanzo del bravissimo André Aciman, edito da Guanda, è un mix di emozioni e sensazioni che durano il battito di ciglia di un'estate in un paesino caldo e assolato di un'Italia che sa di salsedine, profumo di limoni e di mare. E' la storia di Elio, diciassettenne precoce, intelligente, talentuoso, timido eppure acuto, e di Oliver, giovane dottorando americano, giunto ospite nella casa paterna di Elio per completare il proprio manoscritto. La solita scocciatura, immagina Elio. Una piacevolissima scocciatura che dal primo sguardo lo ossessiona, lo travolge, lo attira segretamente, inesorabilmente. Oliver e il suo costume rosso. Oliver e la limonata. Oliver e il suo cappello di paglia. Oliver e Svolazzina. Lui, lui sempre lui. E' la storia di un amore, e di una passione, e di una comunione di anime, taciuta eppure velatamente rivelata. Un amore che dura un'estate, o forse anche meno e che si protrae in pochi giorni in una Roma gaudente e intellettuale, sapientemente ricostruita dall'autore e che fa da sfondo al rapporto tra i due giovani. Una storia d'amore non convenzionale, bella, da leggere tutta d'un fiato. Una storia di intimità e di sottile erotismo nel passaggio tra l'età adolescenziale e l'età adulta, una sorta di iniziazione profetica e di ossessione che dura e perdura oltre quell'estate a B. nel corso degli anni. Anche quando le loro vite si sono separate. Anche quando uno non fa più parte dell'esistenza dell'altro. L'uno che trova la stella dell'altro come direbbe Aciman, e quella stella, si trova una sola volta nella vita. Mai più. Elio brilla nella stella di Oliver ed è questo il senso più profondo del romanzo. Il riuscire a chiamarsi l'uno con il nome dell'altro, fondendosi insieme, inesorabilmente. La paura di Elio è quella di non trovare più Oliver, di alzare lo sguardo e non vederlo più, di rinunciare a quel tempo dato in prestito troppo in fretta è palpabile e quasi doloroso. Mai frase più bella racchiude il senso di tutto questo splendido romanzo pieno di poesia

Se ti ricordi tutto, volevo dirgli, e se sei davvero come me, allora domani prima di partire o quando sei pronto per chiudere la portiera del taxi e hai già salutato gli altri e non c'è più nulla da dire in questa vita, allora, una volta soltanto, girati verso di me, anche per scherzo, o perché ci hai ripensato, e, come avevi già fatto allora, guardami negli occhi, trattieni il mio sguardo e chiamami col tuo nome.